Si mangia per vivere, non si vive per mangiare

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sabato 24 dicembre 2011

Natale, odore di pioggia, voglia di pace

 
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E' la vigilia di Natale, e piove.

Amo l'odore che emana il mondo quando vi cadono le prime gocce di pioggia, quell'odore di terra bagnata che arriva direttamente al cuore e risveglia emozioni sopite, quelle di una ragazzina malata di solitudine che sotto la pioggia amava camminare senza riparo. Quella ragazzina è ancora in me ed ancora ama camminare sotto la pioggia senza ombrello, il viso rivolto al cielo a ricevere il dono di quelle gocce fresche, incurante dei capelli che si inzuppano d'acqua e degli sguardi di chi la incrocia ed ha scritto in faccia ma guarda questa matta.

No, non sono matta. Sono una che ama la vita, che ama questo mondo malato al di là di ogni ragione. Amo ogni giorno che vivo, e lo vivo cercando di non farmi sfuggire neanche la più piccola sensazione. Lo facevo anche quando la mia vita era più spensierata di adesso e non mi sfiorava l'idea, come mi capita oggi, che il giorno che vivo potrebbe essere l'ultimo; o magari, peggio, che potrebbe essere l'ultimo felice. In quell'età in cui le ragazze amano la discoteca, io spesso nelle giornate di primavera o estate uscivo dal casolare di campagna in cui abitavo e mi immergevo tra i campi verdi e gialli, cercavo l'ombra di un albero e mi sdraiavo a leggere, immersa in un silenzio rotto solo dal canto di qualche uccello ed in quei profumi che sapevano di buono, di Dio (ci credevo, allora), di quella malinconia adolescenziale nella quale mi crogiolavo senza capire quanto fossi felice in quelle ore di pura libertà. Non esistevano i cellulari a quel tempo, e mi allontanavo sempre abbastanza da non sentire la voce di mia madre che mi chiamava. Rientravo al tramonto, inseguita da nuvole di zanzare, di corsa tra spighe e fiori, immusonita al pensiero di dover rientrare e di lasciare quei profumi,  quel silenzio. A volte, immersa nella lettura, non mi accorgevo della luce che cambiava, dei tuoni che in lontananza spezzavano il silenzio, e quando il temporale arrivava mi sorprendeva indifesa, e mi costringeva a rientrare di volata in una corsa allegra contro il tempo e contro quei goccioloni freddi che mi arrivavano addosso mentre l'aria si riempiva di quel profumo unico  di quando inizia a piovere, e che assaporavo a pieni polmoni. Non lo sapevo, quanto ero felice. Non sapevo quanto avrei rimpianto quella spensieratezza, quella libertà, quell'essere padrona del mio tempo e di me stessa senza esserne cosciente, e senza saperne godere.

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E' la vigilia di Natale e piove. Una pioggerellina fredda, un sentore di neve che mi ricorda la mia infanzia ed i miei inverni bianchi, una di quelle giornate in cui il fiato diventa una nuvoletta, le mani gelate ed il naso rosso. E' la vigilia di Natale, e  tra poco la mia famiglia intera si riunirà per aspettare insieme la mezzanotte, un bambino nato più di duemila anni fa, ed un buffo signore dalla barba bianca e dal sacco pieno di doni scelti con cura ed amore. E' la vigilia di Natale e mi piacerebbe che per una notte, per questa notte magica si fermassero le guerre, le ingiustizie, gli orrori di cui questo mondo è troppo colmo, e che questa pioggia lavasse il sangue di troppe vittime innocenti... e domani, qualcuno dicesse: basta, non ricominciamo, è così bella la pace.

E' questo che auguro a tutti voi per questo Natale... pace. Una giornata di pace, che sia solo la prima di una serie infinita. Pace, mentre la pioggia cade sul mondo. Pace.

Auguri di cuore, a chiunque passerà di qua.

13 commenti:

  1. Tantissimi auguri, col cuore. Un abbraccio.

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  2. Spero che in questo Natale tu possa essere spensierata e serena come la bimba che ancora è in te.. Meriti ogni cosa bella perchè tu sei una persona bella ed io non smetterò mai di volerti tanto, tanto bene!
    Buon Natale
    Agnese

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  3. Buon Natale anche se ormai il giorno sta finendo. Bellissimo il tuo post, anch'io ho avuto la fortuna di vivere un'infanzia ed una adolescenza spensierate, all'aria aperta, tra letture, lezioni di maglia, uncinetto ecc, e non me ne rendevo conto, ora di tutta quella spensieratezza ho una nostalgia tremenda, spesso ne parlo con la amica d'infanzia, di adolescenza, di vita.... abitavamo nella stessa casa. Poi la vita di carica di responsabilità, ogni tanto qualche batosta ti fa riflettere ancora di più. Non riesco a differenza di te ad apprezzarne ogni momento, mi faccio prendere dalla frenesia della vita però la natura in tutte le sue manifestazioni mi ricorda di fermarmi ed ammirarla, ed allora ... mi rilasso e l'apprezzo ancora come una bambina.

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  4. Tantissimi auguri buone feste!!
    baci Francesca

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  5. Ciao Anna che dire? Non sai quanto hai rappresentato anche il mio di stato d'animo!! è vero, anche io se mi volto indietro, rimpiango tantissimo la mia libertà di allora, la spensieratezza di allora e la possibilità che avevo di disporre come credevo del mio tempo...a volte anche io avrei voluto bloccare il tempo a quell'epoca!! Ma se guardiamo ora, se guardiamo avanti a domani...vediamo i nostri figli, i nostri mariti e i nostri affetti sempre a fianco noi e allora...la malinconia per i tempi passati lascia spazio alle gioie di ora e di domani :))
    E del resto, penso che nelle persone molto sensibili quale tu mi sembri, la gioia e la malinconia si intrecciano sempre tra loro perchè è la tua vita stessa che è costellata di tante emozioni che hai la fortuna di vivere tutte intensamente. Ti auguro ogni bene e ogni felicità, ciao buon 2012!! Elisa

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  6. che bel post, anna, molto profondo e sincero!

    ti auguro di avere un sacco di cose belle dalla vita, sei una bella persona e te le meriti tutte!
    un abbraccio fortissimo

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  7. Ti abbraccio anche io Anna e molto forte anche!

    E che sia un nuovo anno sereno

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  8. grazie per questo attimo lontano e pieno di nostalgia, e per le tue parole, piene di vita..
    il Natale è passato ma ti auguro un nuovo anno pieno delle cose più belle (e anche Buone ;)
    ti abbraccio

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  9. cara Anna che quest'anno sia prodigo di serenità e allegria e qualche miracolo che non guasta....ti abbraccio forte come se ci conoscessimo! bacioni .X

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  10. Cara Anna, in attesa dell'Epifania ti rinnovo i miei auguri.
    Un abbraccio
    Baci baci

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  11. cara Anna, sto girovagando per il tuo blog, bellissimo e ricco della tua vita. Questo post è molto bello. Anch'io amo la pioggia - anche se non mi sono mai lasciata andare sotto i goccioloni! La tristezza del tuo post di qualche settimana fa, mi fa capire più a fondo altri post che raccontano della tua tristezza e di un dolore grande, immenso. Non credo ci siano parole per lenire questa tristezza! E il peso sul cuore è un'esperienza provata alcuni anni fa in seguito ad un incidente in cui mio nipote - di 16 anni allora - ha rischiato di morire e ci ha lasciati per 3 settimane - infinite! - fuori dal reparto animazione, giorno e notte! Ne è uscito, ma.... il dolore che ho provato probabilmente non può che essere la metà che se fosse andato per il peggio. In fondo la speranza la alimentiamo sempre, fino in fondo. Così non è stato per una coppia di amici. E per quanto lontani, e nell'impossibilità di stare loro vicini, sono stata accompagnata da una tristezza che non andava via per mesi. Poi la vita prende il sopravvento, ma... alcune vite cambiano per sempre direzione! E come te, in queste circostanze mi "vergogno" di godere ancora della mia famiglia, di mio marito e dei miei figli. C'è solo una cosa che possiamo definire "positiva" in queste circostanze: che di fronte a certe cose che succedono intorno a noi, impariamo a dare peso diverso a ciò che ci succede tutti i giorni! Forse la vita è anche questo, ma è impossibile trovare una ragione perchè il sorriso di una ragazza debba svanire per sempre! Ti abbraccio forte!

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