Si mangia per vivere, non si vive per mangiare

Si mangia per vivere, non si vive per mangiare
Si mangia per vivere, non si vive per mangiare

martedì 28 agosto 2012

Rotolini golosi di zucchine


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Questa ricetta di Micol mi aveva molto colpita, sia per il fatto che tutti gli ingredienti usati mi piacciono, sia per l’accostamento insolito di sapori che, ne ero sicura, è fantastico, sia per l’idea semplice e veloce, come lo è di solito la mia cucina in estate. Così alla prima occasione li ho preparati ed il successo è stato eclatante. Poi rifatti, ed ancora rifatti…. ed hanno incontrato il gusto di tutti. Insomma da proporre, come freschissimo antipasto, in queste sere di fine estate. Per cui…. grazie Micol Sorriso


Ingredienti:
Zucchine affettate e grigliate, fette di prosciutto crudo (Micol ha usato dello speck, ma mi hanno regalato un intero prosciutto…!), Philadelphia, marmellata di fichi (ho usato quella di marchio Esselunga, presente sul prontuario degli alimenti certificati senza glutine).


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Il procedimento è semplicissimo. Su ogni fettina di zucchine grigliate (piuttosto sottili, in modo che si possano arrotolare bene) si stende un velo di marmellata, si applica un po’ di prosciutto tagliato a misura, e si finisce con un po’ di Philadelphia. Si arrotola ogni fettina con cura, chiudendola poi con uno stuzzicadenti.


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Un fantastico finger food.


Oserei dire…

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da leccarsi i baffi!!! Sorriso






domenica 26 agosto 2012

Carpaccio di salmone fresco al pepe rosa con ribes

Ho trascurato molto questo blog in questi ultimi mesi, come d’altronde ho trascurato molto la mia cucina, colpa del morale non proprio alto e di un caldo soffocante che il temporale di stanotte spero abbia finalmente allontanato. Adoro l’estate, ma le temperature di questi mesi sono state davvero deleterie, e la voglia di accendere forno e fornelli è stata quasi zero.

In quanto al blog… ringrazio di cuore, e non trovo le parole per farlo, tutti coloro che mi hanno scritto spingendomi a riprendere a pubblicare le mie ricette, il che mi ha fatto sentire davvero molto utile e seguita. Grazie, col nodo in gola.

Forno, fornelli…. in questo periodo solo parlarne mi faceva sudare. E una sera in cui il marito temerario ha deciso di offrire una brace di pesce agli amici in giardino, io mi sono presa il compito di fare un antipasto gustoso ed ho chiesto consiglio alle colleghe con cui stavo lavorando. L’idea quindi non è mia, ma suggerita da Gloria, collega fantasiosa e frizzante, che ringrazio per la poca fatica e la gran bella figura che mi ha fatto fare.


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Non è bellissimo?



Ingredienti:
Salmone fresco tagliato sottilissimo (si può usare anche il salmone affumicato, in tal caso non si userà il sale), insalatina, bacche di pepe rosa, prezzemolo tritato, grappolini di ribes rosso, sale, olio, succo di limone e fettine di limone.

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Procedimento:
L’ho preparato nel pomeriggio in modo che il condimento facesse macerare bene il salmone. Ho steso l’insalatina nel vassoio di portata senza condimento, vi ho adagiato le fettine di salmone, ho condito con sale olio e limone, poi cosparso di prezzemolo tritato.


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Una manciatina di pepe rosa (io non amo il pepe ma questo tipo è delicatissimo e mangiare i grani insieme al salmone è veramente gradevole),  le fettine di limone e qualche grappolino  di ribes renderanno il tutto molto coreografico. Ma soprattutto i sapori, dall’accostamento insolito ma decisamente indovinato, vi faranno….


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… leccare i baffi!!!


Buona domenica e buona fine estate a chiunque passerà di qui Sorriso


PS: trovo sul blog di Erica una nota sul pesce crudo che ritengo molto importante. Preciso a questo proposito che per questa ricetta ho usato del salmone fresco che avevo in congelatore già tagliato... quindi senza volerlo non ho messo a repentaglio la salute dei miei ospiti :)
Spero inoltre che il pesce comprato al supermercato sia più che controllato.... ma come dice il proverbio, fidarsi è bene e non fidarsi è meglio. Quindi date retta ad Erica :)



  •  Per prima cosa è importante scegliere dei bei filetti di salmone, fate attenzione che la polpa non si percorsa da molte venature bianche, che sia bella soda e bella alta.
  • E' sempre bene quando si tratta con pesce crudo o marinato attuare l'abbattimento per l'anisakis quindi procedete così: 
    Infatti la marinatura cuoce, MA! non elimina il rischio di Anisakis, fate molta attenzione e congelate prima se acquistate del pesce che non è mai stato congelato!

  • "Infatti l'anisakis e le sue larve muoiono se sottoposti a 60 gradi di temperatura, 
    oppure dopo 96 ore a -15° C, 
    60 ore a -20° C, 
    12 ore a –30° C, 
    9 ore a -40° C"

  • Una volta effettuato l'abbattimento procedete a scongelare il vostro salmone e a tagliarlo a fettine sottili.
  • spremete i limoni e procedete a stendere bene le fette di salmone in un vassoio, poi coprite con il succo di limone.
  • Lasciate marinare le fettine di salmone per qualche ora: decidete voi il grado di cottura


 Grazie Erica :)

sabato 11 agosto 2012

Torta con rose, per un’occasione speciale

 

 

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Eh sì, ormai ci ho preso gusto. O meglio ci ha preso gusto chi mi sta vicino, e malgrado la morsa del caldo che continua a stringere, mia figlia per il suo compleanno mi ha chiesto una torta con decorazioni in pasta di zucchero.…. Non potevo certo dirle di no…. e devo dire che l’esperienza fatta con i girasoli mi ha aiutata. Ho fatto una pasta di zucchero più asciutta, lavorandola molto tra le mani prima di usarla, ed addizionandola man mano di zucchero a velo. Ha funzionato: la pasta si lavorava meglio, i fiori si sono seccati molto in fretta, hanno retto bene la forma, e comunque li ho finiti di far seccare in frigo. Li ho fatti in due mandate, e si vede bene, più belli gli ultimi, quelli più chiari, fatti proprio dopo aver applicato queste piccole accortezze.

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Per il resto…. io sempre le stesse ricette: pandispagna, crema, bagna e pasta di zucchero. Trovate tutto su questo post, compresa la tecnica per fare le rose, ricoprire la torta e farcirla.

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Auguri tesoro. Che i tuoi 23 anni, così pochi ancora, ti vedano felice come meriti. Di sicuro stasera tu e i tuoi amici….

 

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… vi leccherete i baffi!!!

lunedì 6 agosto 2012

Girasoli, per te

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Sono i fiori che più amavi, e volevo che ci fossero in quella serata in tuo ricordo.



Per la ricetta della base di pandispagna e per quella della crema pasticciera, qui. Per la pasta di zucchero, qui. Per l'assemblamento del dolce e la ganache, qui.
La farina usata, Biaglut da 1 kg. Nella crema, DS Mix it. Lo zucchero a velo, Colombo. I coloranti in polvere, Graziano linea senza glutine, acquistati qui.


Non ho trovato nessun tutorial su come si fanno i girasoli di pasta di zucchero… ed ho avuto grandi difficoltà per il caldo terribile di questi giorni, che rendeva la pasta molle, e che ha fatto sì che pur lasciandoli seccare tre giorni all’aria, i girasoli fatti con tanta cura si siano un po’ afflosciati nel momento in cui li ho tolti dalla forma improvvisata ed applicati sulla torta. Ma l’effetto finale non mi sembra malvagio, anche se non soddisfa il mio perfezionismo.
Gli errori che ho fatto possono servire a chi si volesse cimentare: innanzitutto la torta rettangolare è meno stabile e più difficile da ricoprire. Eravamo in molti ed io avevo paura che una torta rotonda fosse troppo piccola, ma se mi dovesse risuccedere piuttosto ne faccio due … Sono stata costretta alla fine a ricoprirla in più pezzi, ed anche se ho cercato di nascondere le giunte, si vedono lo stesso. Il pan di spagna rettangolare è anche più difficile da svuotare con la tecnica che Francesca descrive qui, proprio perché meno stabile, per cui ho dovuto lasciare i bordi più spessi e più asciutti, il che ha reso meno delicato il dolce. Inoltre, una volta finita e messa in frigo, la pasta di zucchero è diventata molto soda, il che mi dice che forse avrei dovuto far seccare i girasoli in frigo anziché all’aria…. non l’ho fatto per paura che il frigo li inumidisse, ma alla fine è stato il caldo a farlo…. per cui non so, alla prossima torta eseguita col clima africano saprò dirlo.


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Ho usato come forma  un banalissimo stampino monouso da muffin, che ho modellato con le mani.





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Avevo osservato con attenzione un girasole vero…. e quindi sono partita dalle foglioline alla base del fiore...





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… le ho posate sulla forma…






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… poi aiutandomi con formine da biscotti ho iniziato a formare i petali, prima quelli più grandi…






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..… che ho modellato, inciso e messo ad asciugare parzialmente, con metodi molto casalinghi….






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… e poi appoggiato sulle foglioline.






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Stesso procedimento per i petali più piccoli, ottenuti ovviamente da cuori di dimensioni inferiori e fatti asciugare con lo stesso sistema, poi applicati con una lieve pressione.






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Poi ho creato il cuore con una pallina di pasta schiacciata e con un cordoncino applicato intorno, bucherellati con un stuzzicadenti. Sempre ispirandomi ai colori di un vero girasole. Ho attaccato il tutto con un velo di albume leggermente sbattuto.



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Le foglie le ho create manualmente, col solo aiuto di un coltellino col quale le ho ritagliate, ho modellato il bordo, ho inciso le venature.

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Poi con metodi sempre arrangiati, ho dato loro un po’ di movimento.


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Tre giorni non sono bastati a far indurire la pasta, probabilmente per questo caldo atroce. I petali si appiccicavano e li ho tenuti su con degli stuzzicadenti, ma quando ho sformato i fiori e li ho appoggiati sulla torta ho dovuto rimodellare il tutto con le dita. Sono rimasti lo stesso un po’ afflosciati….


…come i  cuori di chi soffre per il vuoto immenso che hai lasciato.


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I girasoli piccoli li ho ottenuti con due margheritine sovrapposte ed un cuore di pasta marrone, una cosa veloce visto che ho usato gli stampini appositi.

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La scritta mi è venuta proprio male… forse perché avevo la vista annebbiata.


Ciao Ceci….