Si mangia per vivere, non si vive per mangiare

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domenica 15 novembre 2015

Castagnaccio goloso



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Ultimamente una collega, Silvia, ha portato in reparto uno dei castagnacci più buoni che io abbia mai assaggiato. Non potevo non chiederle la ricetta, che come tutte le ricette di castagnaccio è… a occhio!
L’ho ripreparato a casa due giorni dopo, con una farina comprata in Garfagnana da un produttore che non lavora altro che castagne.

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Ingredienti:
300 gr di farina di castagne garantita, acqua quanto basta per stemperarla al punto giusto (ci sono voluti un paio di bicchieri ma è solo indicativo, dipende molto dalla farina), una piccola mela renetta sbucciata, privata dal torsolo e  tagliata a cubetti, qualche fico secco morbido, una grossa manciata di pinoli, una di gherigli di noci spezzettati grossolanamente, olio extravergine di oliva. Silvia ci aveva messo pochissimo zucchero, io dopo aver assaggiato l’impasto ho deciso di non metterne affatto visto che il risultato era già dolce per l’ottima qualità della farina.
Procedimento:
Ho messo la farina in una ciotola e ci ho versato l’acqua piano piano mescolando continuamente con una frusta per evitare la formazione di grumi. La consistenza da raggiungere è cremosa, né troppo soda né troppo liquida.
Ci ho aggiunto gran parte dei pinoli e delle noci, tutta la mela ed i fichi tagliati a pezzi grossi.

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Ho versato un po’ d’olio extravergine d’oliva sul fondo di una pirofila di vetro (il castagnaccio io l’ho sempre fatto nella teglia del forno, ma quello di Silvia era decisamente più morbido del mio e secondo lei dipende proprio dal fatto che lei lo aveva cotto nella pirofila, quindi ho fatto lo stesso) e l’ho spennellato sul fondo e sui bordi. Ci ho versato il composto, poi ho aggiunto sulla superficie un altro po’ di pinoli e noci, e un filo di olio extravergine di oliva.

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Ho infornato a 200°C, ho aspettato che la superficie si crepasse un po’ e che i pinoli si abbrustolissero (circa 25 minuti), ho saggiato con le dita la superficie per controllare che fosse consistente ma sempre morbido, ho spento e lasciato pochi altri minuti nel forno.

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Non sono riuscita ad aspettare che fosse freddo per assaggiarlo… ma se caldo era delizioso, poche ore dopo era semplicemente divino.

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Silvia come ringraziarti? Grazie a te ci siamo tutti….

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… leccati i baffi!!!


domenica 8 novembre 2015

Quanti modi di fare e rifare: i Kanelsnurrer di Ornella in versione senza glutine




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Seguo una regola ferrea dal momento in cui ho aperto questo blog: non pubblico nessuna ricetta che non meriti quella frase che chiude ogni mio post. O è da leccarsi i baffi, o niente. Quindi se il risultato ottenuto non mi piace, il post neanche nasce.
Ho temuto che per questi dolcetti sarebbe andata così. Anche perché non avendoli mai mangiati non avevo idea di come dovessero essere.
Ho fatto un primo tentativo alla cieca, usando un misto di farine e seguendo passo passo il procedimento di Ornella.
Risultato: buon sapore, anzi buonissimo, ma.... dolcetti tipo biscotto. Dalle foto di Ornella decisamente non mi sembrava che dovessero essere così….

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Secondo tentativo: ho rifatto il poolish (mi piaceva troppo!!!), e di nuovo il panetto, ma stavolta ho lavorato quest’ultimo il meno possibile per non perdere il risultato della lievitazione, ed ho cotto il tutto a temperatura più bassa…. Risultato, un dolcetto più morbido ma un po’ crudo dentro. Buono sì,  ma certamente non era questo il risultato giusto.
Così ho contattato Ornella e le ho chiesto innanzitutto come sono in realtà questi dolcetti. Morbidissimi mi ha risposto. Avvilente. La cosa bella però è che dopo il nostro contatto lei ha provato a farli con le farine senza glutine a sua disposizione e mi ha comunicato i suoi risultati. Forte sia della mia che della sua esperienza ho fatto un terzo tentativo con le idee un po’ più chiare. Ed a mia grande sorpresa e soddisfazione mi sono venuti dei dolcetti meravigliosi, morbidi e dal sapore delizioso.

Però mi sono dovuta piegare al volere delle mie farine. E quel meraviglioso poolish l’ho dovuto dimenticare. Peccato.

Ed ecco i miei Kanelsnurrer senza glutine:

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Ingredienti per l’impasto:

300 gr di farina di cui:
  1. 100 gr Schar Mix per dolci
  2. 150 gr BiAglut per pane e paste lievitate
  3. 50 gr di Glutafin Select
Farina BiAglut quanto basta per la lavorazione.

50 gr di zucchero
40 gr di burro
120 ml di latte
1 uovo piccolo
1 bustina di vanillina consentita
1/2 cucchiaino di miele millefiori
10 gr di lievito di  birra fresco
3 gr di sale

Ingredienti per la crema:

40 gr di burro
40 gr di zucchero
Abbondante cannella in polvere

Procedimento:

Sciogliere il lievito nel latte tiepido e lavorare con un’impastatrice o sbattitore con fruste a spirale le farine, il latte con il lievito, l’uovo, la vanillina ed il miele. Si otterrà un impasto molto morbido. Aggiungere sale e burro ammorbidito, lavorare ancora, trasferire sulla spianatoria e lavorare ancora aggiungendo farina BiAglut in quantità sufficiente a rendere lavorabile ma sempre molto morbido il panetto.
Mettere in una scodella, coprire con carta forno e pellicola, far lievitare fino a che non  raddoppia il volume.

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Quando il panetto è ben lievitato (ci sono volute circa 3 ore), preparare la crema ammorbidendo bene il burro e lavorandolo con zucchero e cannella.
Trasferire nuovamente sulla spianatoia e dividere in due panetti (i Kanerlsnurrer di Ornella sono a tre strati... il primo tentativo mi ha dissuasa dal riprovarci) lavorando l’impasto il meno possibile. Stendere in due rettangoli uguali. Spalmare su uno dei due la crema e sovrapporvi quello pulito. Ricavare strisce di circa un cm.

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  Arrotolare molto delicatamente le strisce come da foto.


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Avvolgere  su se stessa ogni striscia arrotolata fino ad ottenere un risultato di questo genere, e posare i dolcetti ottenuti direttamente sulla teglia che verrà usata per cuocerli. Attenzione: le spirali non dovranno essere troppo strette, altrimenti la pasta non avrà lo spazio necessario per gonfiarsi durante la lievitazione.

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Far lievitare un paio d’ore.

Nei miei primi due tentativi avevo arrotolato le strisce seguendo le indicazioni di Ornella ma in entrambi i casi ho realizzato che per cuocere bene il tutto dovevo prolungare la cottura ed il risultato era troppo biscottato. Quindi mi sono accontentata di un’unica spirale.
Cuocere in forno preriscaldato a 200°C per 6-7 minuti.

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Io troppo golosa per non provarli anche cosparsi di zucchero a velo……

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Coi ritagli ho fatto spirali più piccole e semplici. Deliziose.

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Li rifarò di sicuro. Stavolta, considerato che le nostre farine proprio non hanno forza,  proverò a saltare anche la seconda lievitazione, limitandomi a fare l’impasto, stenderlo, dargli forma e farlo lievitare direttamente a spirale.
Il risultato ottenuto con le due lievitazioni è comunque strepitoso. Lo dimostra il fatto che questi dolcetti, così belli tra l’altro, sono spariti nel giro di niente. Insomma, ringraziando di cuore Ornella, un risultato….

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(fotografato all’expo di Milano…. non potevo farne a meno!!! A bocca aperta)

Il prossimo mese saremo ospiti della cucina di Marina con questa bella torta di capodanno:

12) vassilopita Marina

Non mancate!!!