Si mangia per vivere, non si vive per mangiare

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domenica 12 febbraio 2017

Quanti modi di fare e rifare: La Cicerchiata senza glutine


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Ed eccoci al secondo appuntamento dell’anno con le ricette regionali della Cuochina. Questo dolce di Carnevale è nato in Umbria, ma la sua preparazione si è così largamente estesa in Abruzzo-Molise tanto da farlo ritenere abruzzese. A Napoli ne fanno una versione molto simile, chiamata “struffoli”, nel periodo natalizio, ed a casa mia compaiono regolarmente a Natale. La ricetta della pasta è leggermente diversa, ed io mi sono fondamentalmente attenuta a quella proposta dalla Cuochina apportando solo piccole modifiche:

Ingredienti: un uovo, un cucchiaio di olio extravergine di oliva, un cucchiaio di rhum, la buccia grattugiata di mezzo limone, 50 gr circa di farina Mix Schar per pane, 50 gr di farina Mix It DS, olio per friggere qb, 40 grammi di mandorle, 100 gr di miele, granella di zucchero consentita, cioccolato fondente.

Non amo la frutta candita per cui l’ho eliminata, ed ho usato un po’ meno miele rispetto alla ricetta originale. Non volendo inoltre usare i confettini di cioccolata che ho difficoltà a trovare senza glutine, ho spezzettato del cioccolato fondente. La granella di zucchero l’ho fatta in casa, con questa ricetta.

Procedimento:
In una ciotola, sbattere l'uovo, unire l'olio, il liquore e la buccia di limone grattugiata. Unire a piccole dosi la farina tanta quanta ne occorre per ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso.
      Realizzare dei bastoncini grossi quanto una matita. Con un coltello tagliare dei tocchetti di circa 1/2cm, arrotolarli fra le mani formando delle palline. Friggerli in olio bollente in piccole quantità, fino a quando diventano dorate.
      Scottare le mandorle in acqua bollente, pelarle e tagliarle per la lunghezza ottenendo dei filetti. Far sciogliere il miele in una pentola abbastanza capace, quando diventa di un bel colore ambrato, togliere la pentola dal fuoco ed unire le palline fritte e le mandorle. Mescolare bene e formare una ciambella, ricoprire con granella di zucchero e cioccolato fondente spezzettato.

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Un solo impasto mi sembrava troppo poco per ottenere una bella ciambella, così ne ho fatti due ed ovviamente era un po’ troppo. Con la pasta rimanente ho riempito qualche pirottino, con un risultato molto carino da finger food

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Che dire… una delizia. Molto simili come sapore agli struffoli, altrettanto coreografici, sfiziosi, allegri… insomma…

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… da leccarsi i baffi!!!


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La prossima ricetta regionale sarà quella altoatesina del Gulasch di manzo. Che sollievo… per una volta niente esperimenti, niente farina, niente lievitati!!!! Pubblicazione la seconda domenica di marzo.